22 luglio

1.

Ricordo ancora con affetto il mio primo colloquio di lavoro, la Net Consulting, cercavano un ingegnere informatico con conoscenza del linguaggio Java.
Aveva fatto qualche ricerca su google, sembrava un’azienda seria, lavorava per lo più con gli ospedali, grosse commesse pubbliche, liquidità a gogò.
Mi aveva colpito soprattutto la foto del proprietario, Gaspare Spatuzzo, un naso distinto, incorniciato da un volto magniloquente. Ai lati di quel volto sventolavano delle orecchie molto pronunciate. L’occhio destro era mezzo chiuso.

2.

Per l’occasione avevo persino indossato una camicia. La segretaria mi ha fatto accomodare su una sala dall’arredamento iperminimalista con gli altri candidati. Aveva le orecchie a sventola e la palpebra di un occhio abbassata a metà. Sul suo badge c’era scritto: Ilaria Capuzzo.
Sono entrato, mi sono seduto su una poltroncina e sono rimasto lì a fissarmi le scarpe, orgoglioso della mia camicia oviesse.

3.

Dopo qualche minuto è uscito il responsabile della divisione Human Resource della Net Consulting, tale Antonio Iannuzzo, aveva anche lui le orecchie a sventola e la palpebra dell’occhio abbassata a metà.
Ha chiesto se ci fosse qualcuno di noi che avesse particolarmente fretta. Abbiamo tutti risposto che no, nessuno di noi aveva esigenza particolare. «Perfetto», ha risposto, lasciando entrare il candidato successivo. Mentre la porta si richiudeva alle sue spalle, ho avuto l’opportunità di guardare la commissione giudicante: avevano tutti le orecchie a sventole e un occhio mezzo chiuso.

4.

Ad ognuno dei candidati avevano dato una cartellina sopra la quale avevano pregato di scrivere il proprio nome. Ho dato una sbirciata. Alla mia destra c’erano Saluzzo, Cocuzzo, Ciuzzo. Davanti a me: Minuzzo, Liuzzo, Triuzzo, Gambuzzo.

5.

«Scusate, non notate anche voi qualcosa di strano?».
I loro sguardi si sono diretti tutti su di me. 14 occhi, di cui 7 con le palpebre abbassate.
«Sì, in effetti, non ci hanno fatto il test psicologico, ho letto che oramai lo fanno tutti»
Uno di loro ha replicato: «Forse ce lo faranno dentro».
7 paia di orecchie a sventola hanno cominciato a fare su e giù, annuendo.

6.

Quando è arrivato il mio turno, ho tirato un sospiro e ho finto anch’io di avere un occhio smorto, maledicendo il fato per le dimensioni modeste delle mie orecchie.
La commissione mi ha accolto con un sorriso. Mancavano a tutti due incisivi.

Leave a comment